Letture 2010

Dove si ferma il mare

 
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Yang Lian è uno dei maggiori poeti cinesi contemporanei, candidato al Nobel nel 2002. È nato nel 1955 a Berna, in Svizzera (i suoi genitori erano funzionari d’ambasciata in quel Paese), e lo stesso anno è ritornato con la famiglia a Pechino. Dopo un lungo periodo di lavoro in campagna, come succedeva alla maggior parte dei giovani cinesi dell’epoca, ha iniziato a scrivere versi nel 1976, e quello stesso anno ha iniziato a lavorare in una casa editrice di Pechino. A partire dal 1979, i suoi testi iniziano a uscire sulla rivista indipendente «Jintian» [Oggi], portavoce di un gruppo di autori (Bei Dao, Mang Ke, Gu Cheng, etc.) definiti dalle autorità cinesi “menglong”, cioè oscuri, vaghi, imprecisi, perché la loro poesia non obbediva più alle leggi del socialismo reale e del romanticismo rivoluzionario imposte dai funzionari del Partito comunista. In questi anni, Yang Lian scrive i poemi Taiyang meitian dou shi xin de [Il sole è nuovo ogni giorno, 1981]; Zi bai. Gei Yuanmingyuan feixu [Confessione. Alle rovine dello Yuanmingyuan, 1981]; Norlang (dal nome di una divinità tibetana, 1983; criticato dalle autorità culturali del governo, che ostacolarono la pubblicazione delle sue opere in Cina per più di un decennio);Xizang [Tibet, 1984] e Yi (dal 1985; il titolo è la trascrizione di un pittogramma inventato dallo stesso Yang Lian), oltre a vari volumi di prose poetiche, tra cui Haibian de haizi [Il bambino in riva al mare, 1982] e Shizhe [Colui che passa, 1985]. Nel 1986 fonda il gruppo poetico Xincunzhe[I sopravissuti], che pubblica l’omonima rivista. Nel 1989, mentre si trova ad Auckland, in Nuova Zelanda, condanna pubblicamente gli avvenimenti di Piazza Tien’anmen e per questo è costretto a un lungo esilio in varie città: Berlino (dove riceve una fellowship come artista residente da parte della DAAD), New York (presso la Fondazione Yaddo), Sydney (dove insegna Lingua e Letteratura cinese all’Università) e, dal 1994, Londra, dove tuttora risiede. Oltre alle opere già citate, ha pubblicato diversi altri libri di prosa e di poesia, tra cui ricordiamo Mianju yu eyu [Maschere e coccodrilli, 1989]; Wurencheng [Impersonale, 1991]; Dahai tingzhi zhichu [Dove si ferma il mare, 1992]; Tongxinyuan [Cerchi concentrici, 1997]; Naxie yi [Tutti quegli uno, 1999]; Lihegu de shi [Poesie di Lea Valley, 2001]. Le sue opere sono state tradotte in 25 lingue. In Italia, i suoi versi sono stati pubblicati da Einaudi nell’antologia Nuovi poeti cinesi(Torino 1996; a cura di C. Pozzana e A. Russo) e nel 2004 è uscita la raccolta Dove si ferma il mare (Scheiwiller - Playon, Milano; a cura di C. Pozzana).

JAlbum 7.3